29 Maggio 2019

Protesi: istruzioni per l’uso

Protesi: istruzioni per l’uso

La Chirurgia protesica è tra le attività d’elezione all’interno di Villa Bianca.

Se è vero che ogni paziente è un caso a sé, è anche vero che ci sono alcune indicazioni di massima valide per tutti, per conoscere meglio il percorso da intraprendere e valutare con serenità i diversi aspetti.

Abbiamo intervistato per voi gli specialisti della Casa di Cura, rivolgendo loro le domande più comuni sulla protesizzazione d’anca, di spalla e di ginocchio. Ecco cosa consigliano i dottori Pietro Galluccio, Paolo Latino, Vincenzo De Cupis e Michele D’Argento.

 

 

Qual è il momento opportuno per ricorrere ad un intervento di chirurgia protesica?

Non esiste un’età ottimale, minima o massima, per sottoporsi all’intervento; bisogna valutare caso per caso variabili quali il sesso, il peso, l’eventuale attività lavorativa, lo stato dell’osso “ospite” su cui va impiantata la protesi: il momento opportuno, essenzialmente, è quando la limitazione funzionale e il dolore sono tanto intensi da condizionare negativamente la qualità di vita del paziente.

Le tecniche chirurgiche e anestesiologiche attuali rendono possibile effettuare un intervento di chirurgia protesica anche in pazienti ultraottantenni, cosa difficilmente ipotizzabile fino a circa 5-10 anni fa.

 

 

Quali sono i migliori consigli per arrivare “preparati” ad un intervento di protesizzazione?

Le condizioni ideali per affrontare un intervento di Chirurgia protesica e accelerare il recupero post-operatorio sono:

  • il raggiungimento di un buon tono muscolare ed una buona mobilità articolare (compatibilmente con l’età e con il quadro clinico del paziente);
  • un adeguato calo ponderale assistito (nel caso di paziente in sovrappeso).

Per ridurre al minimo il rischio di complicanze, è inoltre opportuno curare la propria igiene orale e risolvere eventuali infezioni locali e/o generali.

 

 

In che cosa consiste un intervento di protesizzazione?

L’intervento prevede la rimozione dell’articolazione usurata (spalla, ginocchio o anca) e l’impianto di una protesi. Il tipo di protesi utilizzata e il metodo di fissazione all’osso dipendono dal distretto anatomico interessato e dalle condizioni dell’apparato muscolo-tendineo del singolo paziente.

 

 

Si tratta di un’operazione dolorosa?

L’intervento chirurgico in sé e per sé non è doloroso perché coperto da adeguata anestesia, mentre il decorso post-operatorio è variabile da paziente a paziente. In ogni caso viene sempre praticato un protocollo analgesico per le prime 48-72 ore post-operatorie, che sono quelle più critiche. In seguito, il dolore è da considerarsi perfettamente normale e può essere tenuto sotto controllo con antidolorifici e l’applicazione locale di ghiaccio al bisogno.

 

 

La protesi può dare problemi di compatibilità in soggetti allergici?

Il paziente è tenuto ad informare il medico sulla presenza di eventuali allergie. In caso di allergia ai metalli (nickel, cromo, molibdeno, vanadio, ecc.) o al cemento (polimetilmetacrilato), si può ovviare al problema usando specifiche protesi anallergiche.

 

 

La cicatrice è molto visibile?

L’estensione della cicatrice varia in base al distretto corporeo (10 cm per anca e spalla e circa 15 per il ginocchio). Il chirurgo cercherà di minimizzare l’impatto estetico attraverso l’adozione di tecniche di sutura appropriate; in ogni caso, la visibilità nel tempo dipende anche molto dalla reazione cicatriziale di ogni paziente.

 

 

Si conclude qui la prima parte dell’intervista agli specialisti di Villa Bianca sulla protesizzazione d’anca, ginocchio e spalla. Nella seconda parte affronteremo diverse questioni legate alla convalescenza. Continuate a seguirci per conoscere le indicazioni dei dottori Galluccio, Latino, De Cupis e D’Argento su: ritorno alla vita di tutti i giorni, sport, movimenti da evitare…

 

 

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