18 Novembre 2019

Dolori notturni: il parere del neurologo

Quando si parla di dolore entrano in ballo numerosi fattori, tra i quali spiccano il quadro clinico complessivo e la soglia di percezione della sofferenza di ognuno. Ad accomunare molti pazienti, però, è la manifestazione del dolore durante la notte: un sintomo che a volte impedisce di addormentarsi, altre arriva addirittura a interrompere il sonno.
Abbiamo deciso quindi di chiedere spiegazioni a chi è più esperto in materia: il dr Antonio Cazzato, consulente neurologo di Villa Bianca. Gli abbiamo rivolto alcune delle vostre domande, cercando di inquadrare in pochi concetti una tematica molto complessa.

 

Molti pazienti affermano di avvertire i dolori articolari più di notte che di giorno. Perché avviene ciò?
Vi sono alcuni dolori che si “risvegliano” proprio durante le ore notturne, ostacolando il riposo: sia la protratta immobilità che il rilascio di sostanze pro-infiammatorie durante la notte (fenomeno che si verifica in chi soffre di determinate patologie) provocano infatti l’insorgenza del dolore e ne amplificano la percezione.

 

Ci sono quindi patologie che tendono più di altre a provocare dolore durante la notte?
In genere soffrono di dolor notturni i pazienti interessati da processi artrosici e da osteoporosi, o gli affetti da artrite; questi ultimi ad esempio, dopo aver avvertito il dolore durante tutta la notte, si ritrovano al mattino con le articolazioni “bloccate”.

 

Come affrontare il dolore in fase notturna? È bene prendere subito un antidolorifico o ci sono accortezze particolari che possono aiutare?
A seconda della patologia da cui si è affetti si possono assumere farmaci, oppure considerare il ricorso a terapie non farmacologiche. Se la patologia di base è un processo infiammatorio bisognerà ricorrere a farmaci specifici, in grado di “spegnere” il processo. Negli altri casi vale la pena di tentare una serie di terapie “alternative”: l’utilizzo di impacchi freddi o caldi o il ricorso a rimedi naturali come lo zenzero o i semi di lino, solo per citarne alcuni.

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